Carcare 10 Marzo 2016

Dopo il capolavoro di martedi, con le ragazzine terribili capaci di espugnare il campo di Diano con un perentorio 3 a 1 che gli ha permesso  di scavalcare proprio le padrone di casa e di aggangiare i play off in extremis, oggi contro la seconda della classe non si sono certo ripetute. Sono riemerse le solite paure, l’insicurezza in alcune atlete, buon per loro che le giovani leve hanno grinta da vendere, molto talentuose anche se devono ancora crescere tecnicamente. La partita è stata equilibrata e forse con un pizzico di fortuna in più si poteva sperare di arrivare al tie-break . Il Carcare si schiera con la solita formazione, tranne il palleggio che vede impegnata la giovane promessa Elena Gaia classe 2002. Fra le fila ospiti la Reciputi e la Bosco in qualità di ex, che fra l’altro sono state fra le migliori assieme alla Martinello, Corò,Rizzonato e Rocca. Il primo set è vinto dalle rivierasche per 25 a 18. Nel secondo c’è una bella reazione delle valligiane che arrivano al 24 pari per poi cedere ai vantaggi. La Zefferino in gran forma mette giù palloni pesanti, ben coadiuvata dalle giovani Amato e Briano Alessia, quest’ultima ottima sia in ricezione che in attacco, subentrate alla Ivaldo e Briano Francesca apparse poco incisive. Con un tiratissimo 26 a 24 le biancorosse riaprono i giochi. Ancora una volta però a fare la differenza sono state le troppe battute sbagliate e gli attacchi fuori misura specialmente delle centrali, quindi le Loanesi hanno gioco facile ad imporsi 25 a 19. La settimana si chiuderà sabato con l’ultima di campionato (tre partite in cinque giorni) sul temibile campo del Celle, ma nulla è perso visto che il Diano andrà proprio a Loano per cui nella peggiore delle ipotesi se entrambe perderanno saranno comunque le carcaresi ad accedere ai play off, centrando un obiettivo proibitivo all’inizio del campionato con una formazione giovanissima, che avvalora  la bontà del vivaio  biancorosso e i grossi sforzi della società da sempre impegnata in quella direzione.

Fotoservizio Oliveri Bruno